La registrazione audio della serata
Il Regno che Gesù ha inaugurato, un mondo fatto di relazioni buone, che cercano il bene comune, dove neanche il Signore si impone, neanche per una causa giusta, un Regno dove il prendersi cura gli uni degli altri crea legami, cuce una rete dove si respira profondo ben-essere (Pace).
Di questo c’è bisogno, gli adulti di AC ne sono convinti, c’è bisogno di esperienze dove il modus operandi non sia la competizione economica, dove la guerra (economica, sociale o militare) non sia lo strumento per raggiungere gli obiettivi di una parte sull’altra.
Questa quarantena fa toccare il limite di un approccio individualista, si sente l’eco delle parole del Vescovo di Roma che continuamente ricorda ai cristiani come “nessuno si salva da solo”, rifuggendo da un’impostazione della società che spalanca un futuro dai tratti foschi per il lavoro e la sopravvivenza dignitosa di molte persone.
Così giovedì 30 aprile oltre 70 persone connesse all’incontro digitale organizzato dal Settore Adulti dell’AC in collaborazione con la Pastorale del lavoro hanno ascoltato l’esperienza di Sardex, un circuito di persone imprenditori, commercianti, professionisti e anche singoli cittadini che punta sul condividere e scambiarsi beni e servizi al di là del capitale in denaro che si possiede, smarcandosi almeno in parte dal sistema finanziario. Il principio da cui si parte può apparire banale: i soldi misurano il valore di una prestazione e non deve essere l’accumulo di denaro ad aumentare il valore alla mia vita. Il pane, il lavoro dell’idraulico, il servizio della baby sitter sono il bene che dà valore alla vita, è importante valorizzare le persone, quel che sanno fare per poter anche far girare le economie di un territorio senza obbligare i giovani (e gli adulti) ad emigrare per trovare una speranza di vita. Così si sono inventati un circuito prendendo spunto dall’esperienza in Svizzera e in Sardegna. Ora il circuito è presente anche in Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e sta raggiungendo traguardi molto interessanti. Per chi è interessato all’argomento la registrazione audio dell’incontro è scaricabile dal sito dell’AC Diocesana www.acquiac.org nella sezione “Documenti-Riflessioni audio”.
Una serata densa di spunti, ottimamente gestita con una regia tecnica e organizzativa a cura dei responsabili adulti Barbara Grillo ed Emilio Abbiate, coadiuvati da Marco Peuto e Paolo Abbiate, con qualche inevitabile limite al dialogo e alla discussione dovuto al mezzo di comunicazione utilizzato. Partecipata da molte persone anche al di fuori della stretta rete associativa, ha fatto toccare con mano come le iniziative di Azione Cattolica partano dagli aderenti ma sono per loro natura aperte a chiunque, sono offerte all’intera popolazione ed anzi hanno lo scopo di incrociare le diverse sensibilità per arricchirsi reciprocamente e diventare luogo di formazione umana.
Verranno organizzati altri momenti nelle prossime settimane, visto l’interesse e le richieste con ogni probabilità sarà riproposto il tema del lavoro e di come potrà reggere nell’immediato futuro la società “glocale” (neologismo che unisce il concetto di globale e locale), portando sempre esempi concreti per aprire le porte alla speranza e non solo agli ideali. Ma l’apertura anche ad altri temi che condizionano il cammino nel nostro tempo potrebbero essere oggetto di interesse. Sarà compito del Setto Diocesano Adulti scegliere quali nodi affrontare, è un lavoro politico di base, dove far incontrare fede e vita è fondamentale per provare a fare qualche minuscolo passo verso il Regno. Una vocazione a cui l’AC nella sua storia ha sempre risposto con un sì convinto, che ha provato a incarnare con tutti i limiti ma anche con tutta la passione radicata in Gesù Cristo, anche al tempo del COVID!