Quasi 90 ragazze e ragazzi
residenti nei diversi angoli della Diocesi, tra i 15 e i 30 anni, si sono “incontrati” venerdì sera grazie alle moderne tecnologie digitali. E’ stato un primo incontro di presentazione per capire, in base alla risposta dei giovani, come impostare un cammino di incontri, uno ogni due settimane.
Modalità e contenuti pensati “dai giovani per i giovani”
guidati da Chiara Pastorino di Rivalta (23 anni) e da Pietro Pastorino (26 anni) di Masone il settore giovani di AC ha chiesto ad ognuno di dire una parola chiave su cos’è per ciascuno la quarantena che si sta vivendo.
Un incontro per sapere come stanno, per ascoltare i pensieri dei giovani e non per forza per dirgli quel che devono fare.
Il limite è stato il dover parlare e ascoltare un numero così alto di persone tramite una piattaforma digitale su internet. Per questo motivo dalla prossima volta i partecipanti verranno suddivisi in più gruppi, avendo cura di mettere insieme i giovani per affinità, età e provenienza, per agevolare il dialogo in modo da superare i limiti dovuti alla tecnologia.
Un appuntamento ogni 15 giorni
Si invita nuovamente tutti ad aderire, verranno mandati inviti e sarà chiesto di prenotarsi così da organizzare al meglio l’incontro. Il tema, lo stile di confronto, non far sentire i giovani più soli di quel che sono costretti a vivere per la clausura forzata della quarantena è l’obiettivo che questa iniziativa si pone, oltre a dare contenuti, fare formazione com’è nello stile tipico dell’AC, camminando insieme.
Un evento di Chiesa
C’è stata anche la gradita partecipazione di Mons. Testore che con don Claudio Montanaro –assistente diocesano di AC- hanno dato volto all’unitarietà del cammino della Chiesa, con tutte le membra che partecipano al fine ultimo: essere segno di salvezza in cammino verso il Regno.